SORGENTI DEL PIAVE
DESCRIZIONE GENERALE
La gara intendeva riqualificare la "porta delle sorgenti" del Piave, attualmente dimenticata e poco valorizzata. Si era inteso dare valore sia al sitto delle sorgenti del Piave sia riformare un rifugio moderno, attuale ed accogliente come rinnovata attrazione turistica ed escursionistica. l’impianto architettonico proposto si inserisce in entrambi i due luoghi distinti, quali la “porta” e “l’area della sorgente”, pensando al gradone pseudo-naturale come caratteristica peculiare, sia per la sistemazione delle aree esterne, sia per rimodellare la “balconata” ed adattarla alle nuove esigenze.
La posizione dei corpi di fabbrica, dei nuovi oggetti architettonici e la sistemazione esterna dei siti fa invece preciso riferimento da allineamenti, orientamenti cardinali e planimetrici che identifichino i luoghi, ne diano ragione spaziale ma, soprattutto li mettano in rapporto tra di loro.
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GLI ORIENTAMENTI
E’ proprio l’orientamento, infatti, a guidare l’idea dell’impianto architettonico proposto. Questo almeno per due aspetti fondamentali:
1) Trasformare la “porta delle sorgenti” in punto di partenza del percorso a piedi verso la sorgente, con la direzione ben indicata e visibile;
2) Mettere in stretto rapporto i luoghi della “area della sorgente” con la “porta”, e quindi il luogo da cui provengono i visitatori e, nel contempo, posizionare il rifugio e la sistemazione della balconata pensando ai punti cardinali, la luce e l’apporto del sole.
Quindi i punti cardinali ed il sole diventano la guida per posizionare i corpi di fabbrica facendo perno sul “centro tematico” costituito dalla sorgente stessa. Al tempo stesso la sistemazione planimetrica deve tener conto dell’allineamento con la “porta delle sorgenti”, pensando a come si sale gradatamente, a passo d’uomo, verso la sorgente e sopra la balconata.
I rimanenti orientamenti che, a mio avviso, sono degni di considerazione sono l’andamento del Piave tra la montagna e la pianura e, di conseguenza, l’arco “cardinale” che abbraccia la vista di un ipotetico osservatore posto su una mongolfiera ancorata al di sopra della sorgente. Tale osservatore potrebbe vedere l’andamento sinuoso del Piave, che scorre fino alla foce, racchiuso tra due linee di direzione divergenti.
Vedremo in seguito come questi orientamenti siano stati presi attentamente in considerazione nel progetto proposto.
LA PORTA DELLE SORGENTI
E’ costituita da un sistema di gradoni che simulano il pendio, contenuti da muretti bassi in pietra naturale ed autoctona.
Si sviluppa per poco più di 57 metri, misura poco più di 9 nel punto più largo iniziale e termina a punta nel punto opposto costituendo la freccia.
I gradoni salgono procedendo da sud-est verso nord-ovest, e cioè in direzionale della salita. Quindi la freccia simula gli scalini naturali che un camminatore dovrebbe affrontare calpestando il terreno e salendo dolcemente, e, al tempo stesso, identifica con precisione la posizione della sorgente
LA SORGENTE ED IL RIFUGIO
L’area attorno alla sorgente invece segue il concetto della “balconata”, peraltro già presente, rispettando le definizioni di piano e la preesistente morfologia del terreno.
La balconata prende una forma semicircolare imperniata sul centro della sorgente, senza toccarla, e interessa solo un settore limitato del cerchio.
Il settore di posizionamento degli elementi architettonici è comandato da due fattori: la strada esistente che sale, che viene mantenuta ma riformata, e le direttrici di allineamento visivo del Piave come se lo potessimo vedere, nella sua vera direzione, stando sulla sorgente.
Più precisamente l’arco “visivo” di cerchio puntato sul centro della sorgente e che “abbraccia” la direzione di sviluppo del Piave nella pianura, da forma ad una piazza pavimentata.
Il settore più corto verso ovest tra la piazza e la strada viene, invece, riservato alle opere.
A questo punto risultava importante pensare pure ad una struttura che potesse ospitare un museo dedicato al fiume e potesse essere utilizzata anche come sala conferenze, luogo per meeting, eventi o, come detto, lezioni didattiche per le scolaresche. Cioè un sala polivalente dove poter essere informati sul Piave continuando a vedere la sua sorgente. Quindi vetrate ed aperture per ammirare il luogo in stretto rapporto e fino a poter sentire il mormorio delle acque; e spazi per esporre, proiettare o descrivere a parole i passi di storia.
Lo spazio rimanente invece dedicato alle strutture di accoglienza e ospitalità.
La necessità di rispettare il luogo e limitare gli impatti ha, poi, delineato la forma degli impianti progettati, scegliendo di porre al di sotto della balconata verde la maggior parte delle strutture
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA